Sette ragazzi tra i 18 e i 30 anni, provenienti da diverse parti d’Italia, si stanno allenando al Ctl di Cles in vista della prima edizione assoluta dei mondiali a Hiroshima, in Giappone, inizialmente in programma ai primi di aprile di quest’anno e poi spostata, causa Covid, a marzo 2021.
Ma come funziona una competizione di parkour? Lo abbiamo chiesto al direttore tecnico Roberto Carminucci . «Sono previste due categorie: velocità e corpo libero – rivela –. Nello speed-run gli atleti, proprio secondo il principio di scappare via veloci, devono superare rapidamente gli ostacoli del percorso per raggiungere il traguardo nel minor tempo possibile. Nel free-style, invece, si hanno a disposizione 70 secondi di tempo per mostrare il proprio stile e la propria creatività, sfruttando gli ostacoli ma non necessariamente tutti, mentre vengono giudicate le prestazioni tecniche. Questa è la parte più artistica, se vogliamo, del parkour».
Come detto, il parkour è una disciplina nata in strada e alle Olimpiadi di Parigi 2024 dovrebbe esordire come sport dimostrativo. Ma parliamo di una specialità che intende anche educare.
«Gli atleti della squadra nazionale sono portatori proprio di questo messaggio – aggiunge Carminucci –. Sono dei modelli educativi e i video che pubblicano non mirano ai like o alle visualizzazioni, ma alla divulgazione tecnica, calibrata sulle capacità».
Inoltre la nazionale maschile di parkour ospite in Val di Non, nei giorni scorsi ha ricevuto anche la visita del sindaco di Cles Ruggero Mucchi, accompagnato dal suo vice Diego Fondriest e dall’assessore Massimiliano Girardi.
Un’occasione utile per rinsaldare gli ottimi rapporti tra la Federazione Ginnastica d’Italia e l’amministrazione comunale, che lo scorso dicembre avevano portato il presidente federale Gherardo Tecchi in sala giunta per la progettazione della futura palestra ginnica polifunzionale.
Un impianto di 43 metri di lunghezza per 21 di larghezza, su due piani, un vero e proprio gioiello che darebbe la possibilità, non solo ai clesiani e ai nonesi, ma a tanti atleti da ogni parte d’Italia, di praticare un’attività motoria di base e agonistica sotto l’egida della Federazione Ginnastica d’Italia.
Una splendida Val di Non a fare da cornice: le rive del Lago di Santa Giustina in località le Plaze (grazie alla collaborazione del Comune di Predaia), ma anche il Ctl e il centro storico di Cles.
Fonte lavocedeltrentino
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