Prosegue, la marcia verso la candidatura del Monte Baldo a patrimonio mondiale dell’umanità. La catena montuosa, che abbraccia Trentino e Veneto, potrebbe quindi far compagnia alle Pale di San Martino e alle Palafitte del Lago di Ledro e arricchire, così, la lista dei siti Unesco presenti sul territorio del Trentino.
Il progetto di candidatura, di cui si fa capofila Brentonico, aveva iniziato a prendere corpo lo scorso anno quando la giunta del comune baldense aveva approvato all’unanimità la proposta, a firma dell’assessore alla cultura Quinto Canali, di creare reti culturali e formative tra le realtà presenti nei quindici territori comunali del Baldo (cinque trentini e dieci veneti).
A giugno era seguito il convegno “Natura e cultura nei riconoscimenti Unesco, scienza e storia a confronto”, la seconda edizione di un percorso che ha voluto, e vuole, sottolineare l’unicità del Baldo come scrigno di una biodiversità unica e come custode di una storia millenaria che dal paleolitico arriva sino ai giorni nostri.
Per implementare le connessioni tra i comuni operanti sul territorio, il comune di Brentonico ha avviato la creazione di un sito internet ad hoc che raccoglierà, e diffonderà, tutte le notizie relative all’area del Monte Baldo. Il progetto rientra in quello, più ampio, di candidatura unitaria del Monte Baldo a patrimonio dell’umanità Unesco.
“La conoscenza approfondita ed estesa di tutti i fattori costitutivi il comparto baldense – spiega Canali – favorirà la connessione e l’inclusione territoriale unitaria e lo sviluppo di politiche e azioni di sistema comuni. Per la creazione del sito abbiamo incaricato Luciano Pugliese, che è ‘website maker’ ma anche archeologo: davvero una commistione di competenze che sembra creata apposta per le nostre esigenze. Per la raccolta dei dati, l’incarico è stato dato invece a Giordana Anesi, storica e ricercatrice”.
Dell’avvio di questa nuova fase sono stati informati gli amministratori di tutti i comuni coinvolti: Ala, Avio, Brentino Belluno, Brentonico, Brenzone sul Garda, Caprino Veronese, Costermano sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Malcesine, Mori, Nago Torbole, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco.
“A oggi – spiega ancora Canali – si è già dato il via alla raccolta, il più possibile analitica, dei dati istituzionali, socioeconomici, storici, paesaggistici, editoriali, naturalistici e comunque territoriali riguardanti i quindici Comuni del Monte Baldo. Saranno necessari alcuni mesi di ricerca diffusa e puntuale; poi tutti gli elementi saranno strutturati e pubblicati sul sito web , dominio già di nostra proprietà”.
Il Monte Baldo si sviluppa, longitudinalmente, per 39 chilometri ed è un vero e proprio snodo di comunicazione tra territori, culture e storie. Ad ovest il Lago di Garda, ad est la Valle dell’Adige. A nord la Valle del Cameras e a sud la Pianura Padana. Insomma, il Baldo è (ed è sempre stato) una vera e propria porta tra nord e sud, tra est e ovest.
Un territorio, quello del Baldo, che si sviluppa non solo in orizzontale ma anche in verticale: dai 65 m.s.l.m. ai 2.218 di Cima Valdritta. Alle pendici, e sui declivi, del Baldo si trovano quindici comuni (il 58% del territorio fa capo alla Regione Veneto, il 42% al Trentino Alto Adige) per un totale di circa 60.300 residenti.
Il Baldo unitario, insomma, continua la sua corsa verso la candidatura. E lo fa cercando di fare rete, superando i confini politici e guardando all’unicità (naturalistica, storica, sociale) del suo territorio. Ora, la creazione di uno spazio (virtuale) su cui declinare quest’unicità dà, senza dubbio, un impulso a questa candidatura.
Fonte dolomiti.it
Nella zona di Monte Baldo consigliamo un soggiorno presso le seguenti strutture, che accettano sia gruppi che individuali.