Il trekking nei Monti Sibillini

Il primo trekking che vi consigliamo parte da Bolognola in provincia di Macerata, una stazione sciistica della valle del Fiastrone a quota 1070 metri sul livello del mare; Fiastrone è un paesino di 140 anime sconvolto dalle scosse di terremoto del 2016 e dimenticato dalle cronache dei media. Lasciata l’auto nel parcheggio davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo, di fianco alla strada principale, potete raggiungere l’inizio del percorso escursionistico E3 denominato “Fra camosci e aquile” in pochi minuti, la segnaletica indica la lunghezza di 2,7 km e la planimetria, in leggera ma costante ascesa; se non fate troppe soste fotografiche o non vi soffermate davanti alla recinzione dell’area faunistica protetta in cui è stato reintrodotto il camoscio appenninico , in un’ora riuscirete ad arrivare alla Fonte dell’Aquila. Il cammino non presenta nessuna difficoltà se non una dolce salita.

Scollinando i piani di Ragnolo e proseguendo per Fiastra, a 9 km da Bolognola, si trova un posticino delizioso, il Rifugio di Tribbio; oltre a disporre di 4 camere per un totale di 20 posti letto questo casale rustico in pietra e legno ha un ristorante da 50 coperti (più altrettanti all’esterno in estate) che propone una cucina tipica contadina, semplice e genuina. I piatti che vi consigliamo di gustare sono: la vellutata di lenticchie e fagioli, crostoni con cicorie e pecorino, strozzapreti con salsiccia e vernaccia, polenta con sugo di spuntature di maiale, cinghiale in umido.

Secondo sentiero prende il nome di “Fragili equilibri“; si sviluppa ad anello sulle falde del Monte Amandola a pochi passi dal Rifugio Garulla che è il punto di arrivo o di partenza di due tappe del Grande Anello dei Sibillini. Anche in questo caso si tratta di un trekking dalla difficoltà medio-bassa, con qualche tratto in salita più faticoso e molti in piano per una lunghezza di 6,2 km e un tempo di percorrenza di circa 3 ore. Il rifugio Garulla è punto di riferimento di tanti altri sentieri da compiere a piedi o in mountain bike diretti verso la piana di Campolungo o il Rifugio Città di Amandola, il rifugio è dotato di diversi tipi di sistemazioni, dal posto tenda alle camere in servizio B&B o mezza pensione. Si trova a 8 km da Amandola e può essere raggiunto comodamente in auto.

Ultimo percorso è quello va verso il Monte Sibilla, il più impegnativo ma solo se lo confrontiamo con gli altri e in ogni caso solo il breve tratto di salita verso il crinale richiede un certo sforzo, che però arrivati in cima sarà ampiamente ricompensato dalla visuale e la forma dolce dei rilievi insieme all’aridità del paesaggio crea un contrasto unico. Ma facciamo un passo indietro, il sentiero escursionistico E10 battezzato “Sulla montagna magica” ha inizio dal rifugio Sibilla 1540, dove 1540 indica l’altitudine. Ci si arriva imboccando una strada bianca sterrata di 6 km che si trova sulla sinistra per chi arriva da Montemonaco prendendo la strada “frazione di Collina” o sulla destra per chi arriva da Isola di San Biagio seguendo “frazione Rocca di Montemonaco”.

Se avete tempo e voglia potreste anche decidere di parcheggiare e procedere a piedi sullo sterrato, evitando di impolverare o infangare la macchina… ma occhio che è un percorso tutto esposto al sole, come il sentiero escursionistico che inizia dal rifugio Sibilla del resto. Dopo una serie di tornanti da percorrere lentamente, ecco spuntare il rifugio. Qui potete lasciare il vostro mezzo e cominciare la scalata sul sentiero CAI 156, alla destra del rifugio. Dopo 30-40 minuti si giunge al crinale e se avete la fortuna come noi di incappare in una giornata di cielo terso i vostri occhi si riempiranno di meraviglia… ma la strada verso la Grotta della Sibilla però è ancora lunga.

L’itinerario E10 è ad anello ed è lungo 11,8 km (4 ore). Alla Grotta della Sibilla si può arrivare seguendo il sentiero CAI 156 o il 155: il primo ha una lunghezza quasi doppia del secondo e quindi è molto meno faticoso in quanto ovviamente il dislivello è distribuito su un tragitto molto maggiore; se scegliete questo percorso, giunti sul crinale proseguirete su un tratto dapprima pianeggiante e poi in costante ascesa fino alla vetta a quota 2175 metri; la Grotta della Sibilla vi attende sotto la cima del monte, dopo 10/15 minuti di trekking in discesa. Al ritorno fermatevi al rifugio Sibilla 1540, aperto 7 giorni su 7 in estate i suoi primi sono deliziosi.

Fonte girovagate

Nella zona dei Monti Sibillini consigliamo un soggiorno presso le seguenti strutture, che accettano sia gruppi che individuali.

Agriturismo sui monti Sibillini rif 067

Casa in autogestione a Ussita, Parco dei Sibillini rif. 209

Casa in autogestione sui Sibillini (AP) rif 616

 

 

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